Il SIAS, Sistema informativo degli Archivi di Stato, sviluppato e coordinato dall'Istituto Centrale per gli Archivi, nato nel 2003, conobbe fra il 2003 e il 2004 una prima versione del software, ad opera della società Amanuense srl di Firenze. Fu successivamente esteso complessivamente a 94 Archivi di Stato e 29 Sezioni di Archivio di Stato. Nel 2015, con l'aggravarsi dei problemi di obsolescenza del software, è stata realizzata la migrazione dell'intera banca dati in quella del SIUSA, il Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. Quindi è stata avviata l'attività di bonifica, revisione, correzione ed integrazione delle descrizioni archivistiche, condotta dai singoli Archivi di Stato. Nel 2017 è stata realizzata una nuova interfaccia web, che permette di navigare ed effettuare ricerche sull'intera banca dati SIAS e garantisce, per ciascun Archivio di Stato, una interfaccia personalizzata di navigazione e ricerca, che può essere integrata nel sito web di istituto. La migrazione dei dati e lo sviluppo dell'interfaccia web sono stati curati dal Gruppo del Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore diretto da Umberto Parrini e costituito da Gianfranco di Tota e Mirko Delcaldo, nell'ambito degli accordi di ricerca stipulati tra l'ICAR e la SNS nel dicembre 2015 e nel novembre 2016. La struttura logica del SIAS si basa sugli standard internazionali di descrizione archivistica e si compone di vari moduli che forniscono informazioni: sugli Archivi di Stato, le loro Sezioni e sedi, gli indirizzi e i contatti, gli orari di apertura e i servizi di consultazione per gli utenti; sul patrimonio documentario conservato; sulle istituzioni e gli enti, le persone, le famiglie che nel corso della loro attività hanno prodotto, conservato e tramandato gli archivi descritti; sulla tipologia e caratteristiche degli strumenti di ricerca dei complessi archivistici; su altre entità di contesto quali i contesti storico-istituzionali, i profili istituzionali, gli ambiti territoriali. Il patrimonio documentario dell’Archivio di Stato di Avellino trova quindi descrizione in Sias, con la pubblicazione on-line delle informazioni necessarie alla ricerca, compresi i pdf di numerosi strumenti di ricerca, corredati da note introduttive (e presenti anche in San-strumenti di ricerca on-line), per la formazione di una sala di consultazione virtuale, approcciabile da remoto.
